n° 28 del 1 settembre

Bando suolo pubblico


A seguito del confronto tecnico presso l’Assessorato allo Sviluppo Economico con le Categorie interessate e maggiormente rappresentative sul territorio, la Regione Lombardia ha pubblicato i provvedimenti per l’avvio delle procedure di riassegnazione delle concessioni di aree pubbliche per attività artigianali, di somministrazione e di rivendite di quotidiani e periodici.

 

Analogamente a quanto previsto per il commercio ambulante e in attuazione dell’Intesa tra Stato e Regioni del luglio 2015, i bandi saranno basati sui criteri assolutamente prioritari di anzianità d’impresa e di occupazione dell’area interessata.

 

Per agevolare le procedure la Regione ha pertanto predisposto:

 

-          Bando-tipo per i Comuni e bozza di Avviso pubblico di avvio delle procedure

-          Fac-simile di domanda di partecipazione al bando per le imprese

 

Ricordiamo che il cronoprogramma è il seguente:

 

-          entro il 7 ottobre 2016: i Comuni pubblicano sul BURL l’avviso per l’avvio delle procedure di rinnovo (informativa a tutti coloro che sono titolari di concessioni).

-          entro il 7 gennaio 2017: i Comuni pubblicano il Bando per la riassegnazione, che rimarrà aperto fino all’8 marzo.

 

A seguire i Comuni pubblicheranno le graduatorie per la riassegnazione.

 

Abbiamo provveduto a pubblicare a questo link i documenti emanati dalla Regione Lombardia quali il fac-simile di bando, l’avviso pubblico e il fac-simile di domanda di partecipazione, al fine di comprendere al meglio le attività a cui far corso.

 

L’attività di SNAG sul territorio nazionale come anche nei piccoli Comuni è costante e intensa. E’ comunque indispensabile un concreto recepimento da parte dell’imprenditore in merito alle attività amministrative a cui dovrà far fronte.

 

SNAG Milano vi garantirà la massima assistenza al fine di garantirvi una serena attività professionale. Verranno organizzati prossimamente dei nuovi incontri per potervi illustrare al meglio tutti gli aspetti necessari.

 


 

La stampa durante la guerra alla festa dell'Unità

 Le origini della nostra professione


Più volte abbiamo dichiarato che il nostro è un lavoro “vecchio con regole vecchie”. Tutto vero, c’è però una motivazione di fondo. Forse alcuni di noi si sono dimenticati delle origini delle nostre attività e del perché il nostro impianto normativo si rifaccia ad una legge del 1948, che tutt’ora viene richiamata dalla riforma all’editoria al varo da parte del Governo.

 

Il motivo è che la libertà di stampa e di espressione, e la parità di trattamento tra tutte le testate quotidiane e periodiche, indipendentemente dal loro contenuto, argomento o linea politica, sono un pilastro su cui si è costruita l’Italia del dopoguerra.

 

Non dobbiamo dimenticarci che si stava vivendo un periodo storico dove tali principi etici erano alla base di una ricostruzione e dove quella libertà di espressione e di stampa per tanti anni repressa, poteva far rinascere principi democratici alla base di una società moderna.

 

Nessuno deve avere il diritto di offuscare e limitare l’accesso alla vendita di un prodotto editoriale. Ogni editore deve avere il diritto di raggiungere il cittadino e il lettore. Il cittadino ha il diritto di incontrare e condividere un’idea e una posizione politica.

 

“L’edicola italiana” ha avuto una parte fondamentale in tutto questo. 


Le nostre normative di settore tutt’ora gravitano intorno a questi principi. I vincoli e i limiti imprenditoriali del nostro settore sono il prezzo che la nostra categoria deve pagare per mantenere la libertà di stampa e che ci ha resi, nel passato, protagonisti di un processo democratico.

 

Purtroppo questo aspetto è stato dimenticato dal mondo della politica, dai nostri clienti e forse anche da noi stessi ma gli obblighi legislativi che noi tuttora abbiamo, anche se ammorbiditi negli ultimi anni, nascono e sono stati mantenuti proprio per sostenere la libertà di stampa e di espressione.

 

Abbiamo sentito quindi la necessità di riproporre questo tema rivolgendoci ai cittadini, ai lettori ma anche a noi stessi, per ricordare il valore sociale e democratico delle nostre attività partecipando come ospiti ad un evento alla Festa dell’Unità di Milano che si terrà fino al 10 settembre.

 

All’interno del contesto creato dall’Edicola2.zero verranno presentate le prime pagine originali della stampa clandestina nata, diffusa e venduta in Italia nel periodo dell’occupazione nazista.


I giornali presentati si collegano proprio alla difficile esperienza della clandestinità di quegli anni. Questi fogli, stampati nelle piccole e segrete tipografie passarono di mano in mano, nelle fabbriche, nelle scuole, negli uffici e anche nelle edicole… ovviamente clandestinamente. Fogli che rappresentavano uno stimolo concreto, anticipando quegli impegni civili e sociali che attendevano l’Italia dopo la “liberazione”.

 

Edicola 2.zero e il suo stand all’interno della Festa dell’Unità, ha ospitato questo momento di riflessione al fine di ricordare agli italiani il grande valore sociale di una rete dedicata alla vendita della stampa e che ancora, nonostante il mercato editoriale sia così profondamente mutato, rinnova ogni giorno quei principi alla base della diffusione di un libero pensiero, del dialogo e del confronto.

 

Siete invitati a incontrare l’Edicola 2.zero allo SCALO DI PORTA ROMANA Piazzale Lodi, MM3 Lodi TIBB.


A questo link le prime pagine della stampa clandestina dagli anni '30 al '45

 

Richiesta arretrati


Come ogni anno, coscienti delle difficoltà nel recuperare pubblicazioni uscite durante la chiusura, vi riportiamo i numeri e i siti per poter richiedere alcuni arretrati nel caso la prima richiesta di rifornimento ai distributori non fosse andata a buon fine:


- Prima edicola - MDIS arretrati -  800-615121

Servizio arretrati Mondadori - 045-8884400

SODIP - la Mia copia SODIP 02-660301

Repubblica arretrati 199-787272

DeAgostini

HACHETTE  

 

A.T. M. 

Rinnovo del contratto di affitto


Al fine di poter fare un punto della situazione riguardante la messa a norma dei locali in seguito alla firma del contratto di locazione con ATM, vi chiediamo di volerci aggiornare con il vostro stato dei lavori.  

 

Vi ricordiamo infatti che da contratto, la messa a norma era da effettuare entro 90 giorni con il seguente crono programma:

 

-          Entro 30 giorni dalla firma bisognava mandare il progetto esecutivo ad ATM

-          Entro 30 giorni dalla ricezione del progetto esecutivo, ATM dava il nulla osta per eseguire i lavori o le eventuali variazioni

-          Entro 30 giorni dal nulla osta bisognava effettuare i lavori.

 

Pur consapevoli delle difficoltà che sono sorte dopo la firma dei contratti, i suddetti lavori devono comunque essere effettuati.

 

Attendendo i vostri aggiornamenti, vi rinnoviamo la nostra disponibilità per qualsiasi chiarimento in merito. 

 

 

Uno spazio per le vostre inserzioni


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